Comunicazione
CONSIGLIO COMUNALE DI SPILIMBERGO
4° Strumenti di partecipazione
4° INCONTRO: Strumenti di partecipazione
Si terrà sabato 16 febbraio 2008, alle ore 10.30 presso la Sala polifunzionale “Il caseificio”, P.tta Walterpertoldo, 4, Spilimbergo.
3° Cultura della Giustizia ...
Il percorso ha spaziato attravarso il tema della mafia (portando esempi di come il fenomeno sia presente anche al Nord!), ha portato a riflettere sui concetti di legalità e legittimità, sulla necessità di una coscienza antimafia diffusa, per arrivare a riflessioni legate allo stile di vita attuale, che spesso porta a un 'elogio della furbizia' e a quell'indifferenza diffusa che porta ancora a ignorare certe logiche. A tutti è stato rivolto l'invito di consultare il sito:
www.gioacchinobasile.it.
Spesso in Italia, ha ricordato Segatori, la legalità contrasta con la legittimità, per cui vengono compiuti atti legali ma illegittimi, oppure all'opposto, ci sono atti illegali che possono essere considerati legittimi. La legalità è rappresentata da un codice scritto, la legittimità invece deve essere trasmessa attraverso l'esempio, solo così può essere interiorizzata, per cui per primi i rappresentanti dell'autorità dovrebbero dare esempio di senso della cultura della legittimità attraverso le loro azioni. Per una cultura della legittimità bisogna che la norma efficace agisca sempre all'interno di un ordine stabilito, riconosciuto, condiviso, e soprattutto senza creare contraddizioni. Quello che si dimentica è che il fenomeno mafioso è strutturale al sistema, a partire dai piccoli gesti che nella quotidianità portano all'elogio della furbizia, a premiare le piccole trasgressioni della legalità nella vita d'ogni giorno. Benny Calasanzio Borsellino, dopo aver raccontato l'esperienza che ha vissuto assistendo alla morte dello zio e del nonno uccisi dalla mafia, ha poi ricordato come la magistratura possa arrivare fino ad un certo punto, dopo di che serve l'intervento delle istituzioni e dei partiti politici. Il prof. Guidotto ha affermato come un grande errore di Leonardo Sciascia è stato quello di limitarsi a descrivere lo stato delle cose senza nominare la mafia, diffondendo così un generico senso di disillusione, senza impegnarsi e agire. Al contrario, l'unico sistema per combattere la mafia, sostiene Guidotto, sembra proprio l'impegnarsi nel creare una sensibilizzazione pubblica che serva a creare una coscienza collettiva antimafia. Ha affermato la necessità di combattere la corruzione che costituisce l'anticamera della mafia, menzionando un incontro tra il giudice Borsellino e gli studenti di Istituto professionale di Stato per il commercio "Remondini" di Bassano del Grappa avvenuto il il 26 gennaio del 1989 (cfr.: http://www.arcoiris.tv/modules
Infine, Salvatore Borsellino ha sottolineato il suo impegno come scrisse nella lettera aperta del 15 luglio 2007, intitolata "19 Luglio 1992 : Una strage di stato", che diffuse ai media (ad esempio cfr.
http://www3.varesenews.it
Se, dopo la strage di via d'Amelio, ci fu un risveglio della coscienza civile per la lotta contro la mafia, ora essa "si è di nuovo assopita sotto il peso dell'indifferenza e quella che sembrava essere la volontà di riscatto dello Stato nella lotta alla mafia si è di nuovo spenta, sepolta dalla volontà di normalizzazione e compromesso e contro i giudici, almeno contro quelli onesti e ancora vivi, è iniziata un altro tipo di lotta, non più con il tritolo ma con armi più subdole, come la delegittimazione della stessa funzione del magistrato, e di quelli morti si è cercato da ogni parte di appropriarsene mistificandone il messaggio".
Attaverso il dibattito tra Astrea e il pubblico presente in sala è emerso il bisogno di un'informazione che vada oltre a quanto propagandato dalla TV. Per combattere una 'cultura dell'illegittimità', presenti anche in alcuni giovani oggi, occorre contrastare il clientelismo, il favoritismo, 'l'avere le spalle coperte' che scendono dall'esempio di parlamentari e adulti e che sembrano consentire quell'atteggiamento di trasgredire impunemente la legge, tutto il contrario di una credibilità dello Stato che risiede invece nel far rispettare il principio del 'chi sbaglia paga'. Si dovrebbe, invece, diffondere la necessità di una prevenzione e repressione dei reati che passi attraverso leggi efficaci e processi veloci e un numero adeguato di magistrati, il bisogno di eliminare il dualismo economico Nord – Sud ed evitare che nelle istituzioni ci siano persone corrotte.
Ecco le relazioni dell'incontro del 30 gennaio
Invito all’incontro - dibattito: "Cultura della giustizia"
Sabato 09 febbraio 2008 alle ore 20.00 presso l’Auditorium della Casa dello Studente, in via Udine 3, a Spilimbergo si terrà il terzo incontro organizzato dal comitato cittAccesa
Durante la serata la neo nata associazione culturale ASTREA, fondata dal sig. Gioacchino Basile, presenterà uno studio sulla cultura della Giustizia con lo scopo di "proporre un percorso per combattere l'attuale stato di insopportabile arroganza ed illegalità nel nostro paese e ricondurre il nostro stile di vita a una più umana e equa condizione di Giustizia".
Interverranno:
- Saverio Galluccio, consulente finanziario, moderatore;
- Dott. Benny C. Borsellino, nipote degli imprenditori Borsellino di Lucca Sicula, vittime della mafia;
- Ing. Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo Borsellino;
- Prof. Vincenzo Guidotto, consulente nazionale della Commissione Parlamentare Antimafia;
- Dott. Adriano Segatori, psichiatra e psicoterapeuta, Dipartimento di Salute Mentale di Gorizia.
Vi aspettiamo numerosi
Anticipazione quarto incontro: Strumenti di partecipazione
Strumenti di partecipazione
Alternative alla mala-politica
Con questo incontri vogliamo cominciare ad esplorare un mondo di esperienze che in Italia e soprattutto all’estero garantiscono ai cittadini una diversa interazione con gli amministratori. Dopo le ultime vicende a tutti i livelli, nazionali e locali, ci sembra giusto discutere su nuove idee e sulle buone pratiche.