Comunicazione

Tutti i componenti dell'associazione cittAccesa smentiscono qualsiasi voce o notizia riguardante una propria partecipazione come candidati alle elezioni comunali di Spilimbergo, in qualsiasi lista o partito, come già annunciato sin dal primo incontro pubblico in gennaio 2008.

CONSIGLIO COMUNALE DI SPILIMBERGO

SIETE TUTTI INVITATI A PARTECIPARE AL


OGGI 27 Febbraio 2008 alle ore 18.30!

Hai mai partecipato ad un consiglio comunale della tua cittadina? Ecco una buona occasione per conoscere cosa l'amministrazione pubblica ha deciso in questi ultimi mesi. Sempre meno la cittadinanza partecipa alla vita politica della città, cominciamo ad interessarci delle scelte che riguardano tutta la collettività!

4° Strumenti di partecipazione

Il cittadino italiano di oggi è realmente sovrano? Le forme attuali che regolano l'espressione del suo diritto a decidere sono realmente efficaci? La democrazia rappresentativa com'è praticata oggi in Italia funziona? Il quarto incontro di cittAccesa è partito da questo tipo di interrogativi. Grazie all'aiuto di Giuseppe Strano, uno dei fondatori dei Democratici Diretti, ed Enzo Trentin, membro dell'Unione per l'Autogoverno, sabato mattina presso "Il Caseificio" si è discusso di "democrazia diretta" e di alcuni strumenti per tentare di riavvicinare il potere decisionale al cittadino. Alcuni di questi strumenti sono già esistenti - sottolinea Trentin - come il referendum, il difensore civico o la petizione, ma sono sconosciuti ai più e depotenziati, resi inefficaci in vari modi da chi ha interesse a mantenere lo status quo. Molta attenzione ha ricevuto il sistema partitico in generale, che secondo i relatori si pone come unico intermediario tra il singolo e le decisioni finali, mentre andrebbero praticate anche altre vie. Una di queste è la lista partecipata, illustrata da Strano: il rappresentante eletto da tale lista non riceve la delega dagli elettori "una volta per tutte". Naturalmente, ogni volta che questi ultimi decidono di esprimere direttamente la loro volontà su una questione (tramite voto interno), l'eletto dovrà attenersi a ciò che ha deciso -direttamente- "la base". Nel caso il rappresentante sia contrario alla decisione presa, dovrà immediatamente dimettersi. I cittadini, quindi, non solo delegano un altro rappresentante, ma possono controllare il suo operato, e in ogni momento rientrare in possesso della delega. In tal modo la popolazione non esprime il proprio volere solo una volta ogni cinque anni (con le elezioni), bensì ogni qualvolta lo ritenga opportuno. Voci dal pubblico in sala hanno manifestato alcune perplessità circa le proposte: il singolo cittadino non sarebbe competente su tutte le questioni nazionali, la possibilità di voto su tutto renderebbe immobile un sistema che invece chiede rapidità di decisione, e non permetterebbe lo sviluppo di buone leadership, relegando tutto all'elettorato. I relatori hanno invitato a non intendere la democrazia diretta come sostitutiva dell'attuale democrazia rappresentativa, bensì a considerarla un ampliamento delle possibilità del cittadino, in modo da renderlo più responsabile e partecipe, un'esperienza che è già stata sperimentata all'estero. Tutti hanno comunque riconosciuto la necessità di partire dalla sensibilizzazione del cittadino, via principe per iniziare qualsiasi percorso di partecipazione: via che cittAccesa ha intrapreso con costanza."

4° INCONTRO: Strumenti di partecipazione

Il quarto incontro, sul tema: Strumenti di partecipazione

Si terrà sabato 16 febbraio 2008, alle ore 10.30 presso la Sala polifunzionale “Il caseificio”, P.tta Walterpertoldo, 4, Spilimbergo.

Con questo incontri vogliamo cominciare ad esplorare un mondo di esperienze che in Italia e soprattutto all’estero garantiscono ai cittadini una diversa interazione con gli amministratori. Dopo le ultime vicende a tutti i livelli, nazionali e locali, ci sembra giusto discutere su nuove idee e sulle buone pratiche.

3° Cultura della Giustizia ...

"… mi occupo pressoché esclusivamente di criminalità mafiosa. E sono ottimista perché vedo che verso di essa i giovani, siciliani e non, hanno oggi attenzione ben diversa da quella colpevole indifferenza che io mantenni sino ai quarant'anni. Quando questi giovani saranno adulti avranno più forza di reagire di quanta io e la mia generazione ne abbiamo avuta."

Queste parole, citate da Salvatore Borsellino, sono incluse nell'ultima lettera che Paolo scrisse proprio il giorno della sua morte (la lettera integrale si può leggere qui:
http://www.rifondazione-cinecitta.org/mafia-borsellino.html)
Serata coinvolgente, ad ampio raggio e proficua per il numeroso pubblico che ha riempito la sala della casa dello studente di Spilimbergo. L'associazione Astrea, grazie a cittAccesa, ha promosso a Spilimbergo un incontro di informazione in cui ha sviluppato un percorso sulla CULTURA DELLA GIUSTIZIA, per parlare di mafia e combattere quella colpevole indifferenza di cui scrisse Paolo Borsellino.

Presentati da Saverio Galluccio, moderatore del gruppo, sono intervenuti, nell'ordine: Avv. Massimo Bergamasco di Monfalcone; dott. Adriano Segatori, psichiatra e psicoterapeuta di Gorizia, dott. Benny C. Borsellino, nipote degli imprenditori Borsellino di Lucca Sicula, vittime della mafia, prof. Vincenzo Guidotto, consulente nazionale della Commissione Parlamentare Antimafia; ing. Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo Borsellino.

Il percorso ha spaziato attravarso il tema della mafia (portando esempi di come il fenomeno sia presente anche al Nord!), ha portato a riflettere sui concetti di legalità e legittimità, sulla necessità di una coscienza antimafia diffusa, per arrivare a riflessioni legate allo stile di vita attuale, che spesso porta a un 'elogio della furbizia' e a quell'indifferenza diffusa che porta ancora a ignorare certe logiche. A tutti è stato rivolto l'invito di consultare il sito:
www.gioacchinobasile.it.
Spesso in Italia, ha ricordato Segatori, la legalità contrasta con la legittimità, per cui vengono compiuti atti legali ma illegittimi, oppure all'opposto, ci sono atti illegali che possono essere considerati legittimi. La legalità è rappresentata da un codice scritto, la legittimità invece deve essere trasmessa attraverso l'esempio, solo così può essere interiorizzata, per cui per primi i rappresentanti dell'autorità dovrebbero dare esempio di senso della cultura della legittimità attraverso le loro azioni. Per una cultura della legittimità bisogna che la norma efficace agisca sempre all'interno di un ordine stabilito, riconosciuto, condiviso, e soprattutto senza creare contraddizioni. Quello che si dimentica è che il fenomeno mafioso è strutturale al sistema, a partire dai piccoli gesti che nella quotidianità portano all'elogio della furbizia, a premiare le piccole trasgressioni della legalità nella vita d'ogni giorno. Benny Calasanzio Borsellino, dopo aver raccontato l'esperienza che ha vissuto assistendo alla morte dello zio e del nonno uccisi dalla mafia, ha poi ricordato come la magistratura possa arrivare fino ad un certo punto, dopo di che serve l'intervento delle istituzioni e dei partiti politici. Il prof. Guidotto ha affermato come un grande errore di Leonardo Sciascia è stato quello di limitarsi a descrivere lo stato delle cose senza nominare la mafia, diffondendo così un generico senso di disillusione, senza impegnarsi e agire. Al contrario, l'unico sistema per combattere la mafia, sostiene Guidotto, sembra proprio l'impegnarsi nel creare una sensibilizzazione pubblica che serva a creare una coscienza collettiva antimafia. Ha affermato la necessità di combattere la corruzione che costituisce l'anticamera della mafia, menzionando un incontro tra il giudice Borsellino e gli studenti di Istituto professionale di Stato per il commercio "Remondini" di Bassano del Grappa avvenuto il il 26 gennaio del 1989 (cfr.: http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Unique&id=1902).
Infine, Salvatore Borsellino ha sottolineato il suo impegno come scrisse nella lettera aperta del 15 luglio 2007, intitolata "19 Luglio 1992 : Una strage di stato", che diffuse ai media (ad esempio cfr.
http://www3.varesenews.it/italia/articolo.php?id=77421).
Se, dopo la strage di via d'Amelio, ci fu un risveglio della coscienza civile per la lotta contro la mafia, ora essa "si è di nuovo assopita sotto il peso dell'indifferenza e quella che sembrava essere la volontà di riscatto dello Stato nella lotta alla mafia si è di nuovo spenta, sepolta dalla volontà di normalizzazione e compromesso e contro i giudici, almeno contro quelli onesti e ancora vivi, è iniziata un altro tipo di lotta, non più con il tritolo ma con armi più subdole, come la delegittimazione della stessa funzione del magistrato, e di quelli morti si è cercato da ogni parte di appropriarsene mistificandone il messaggio".
Attaverso il dibattito tra Astrea e il pubblico presente in sala è emerso il bisogno di un'informazione che vada oltre a quanto propagandato dalla TV. Per combattere una 'cultura dell'illegittimità', presenti anche in alcuni giovani oggi, occorre contrastare il clientelismo, il favoritismo, 'l'avere le spalle coperte' che scendono dall'esempio di parlamentari e adulti e che sembrano consentire quell'atteggiamento di trasgredire impunemente la legge, tutto il contrario di una credibilità dello Stato che risiede invece nel far rispettare il principio del 'chi sbaglia paga'. Si dovrebbe, invece, diffondere la necessità di una prevenzione e repressione dei reati che passi attraverso leggi efficaci e processi veloci e un numero adeguato di magistrati, il bisogno di eliminare il dualismo economico Nord – Sud ed evitare che nelle istituzioni ci siano persone corrotte.

Ecco le relazioni dell'incontro del 30 gennaio

Qui di seguito verranno visualizzate le presentazioni dei relatori dell'incontro del 30 gennaio 2008 dal titolo "Strategia Rifiuti Zero" e inceneritore di Spilimbergo. Chiunque sia interessato a ricevere i file PDF è pregato di contattarci via mail: spilimbergo.cittaccesa@gmail.com.
Le relazioni di Elena Bellen (Legambiente)
Dati rilasciati Provincia di PN
La relazione di Antonio Bassotto (e.Con)
La relazione di Matteo Ornati (Hafner)
La relazione di Franco Andolfato (Comune Montebelluna)


Invito all’incontro - dibattito: "Cultura della giustizia"

Sabato 09 febbraio 2008 alle ore 20.00 presso l’Auditorium della Casa dello Studente, in via Udine 3, a Spilimbergo si terrà il terzo incontro organizzato dal comitato cittAccesa

Durante la serata la neo nata associazione culturale ASTREA, fondata dal sig. Gioacchino Basile, presenterà uno studio sulla cultura della Giustizia con lo scopo di "proporre un percorso per combattere l'attuale stato di insopportabile arroganza ed illegalità nel nostro paese e ricondurre il nostro stile di vita a una più umana e equa condizione di Giustizia".

Interverranno:

- Saverio Galluccio, consulente finanziario, moderatore;

- Dott. Benny C. Borsellino, nipote degli imprenditori Borsellino di Lucca Sicula, vittime della mafia;

- Ing. Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo Borsellino;

- Prof. Vincenzo Guidotto, consulente nazionale della Commissione Parlamentare Antimafia;

- Dott. Adriano Segatori, psichiatra e psicoterapeuta, Dipartimento di Salute Mentale di Gorizia.


Vi aspettiamo numerosi

Anticipazione quarto incontro: Strumenti di partecipazione

Il quarto incontro, sul tema:

Strumenti di partecipazione

Alternative alla mala-politica


Si terrà sabato 16 febbraio 2008, alle ore 10.30 presso la Sala polifunzionale “Il caseificio”, P.tta Walterpertoldo, 4, Spilimbergo.

Con questo incontri vogliamo cominciare ad esplorare un mondo di esperienze che in Italia e soprattutto all’estero garantiscono ai cittadini una diversa interazione con gli amministratori. Dopo le ultime vicende a tutti i livelli, nazionali e locali, ci sembra giusto discutere su nuove idee e sulle buone pratiche.