Vincitori del Premio Sviluppo per i Giovani 2007


Da tutta Europa, i vincitori del Premio Sviluppo per i Giovani 2007 hanno partecipato ad un vista di studio in Zambia. Dal 2 all'8 marzo, 27 studenti e i loro insegnanti si sono uniti a Louis Michel, il Commissario europeo epr lo Sviluppo e gli Aiuti Umanitari, in una vera esperienza di progetto di cooperazione allo sviluppo. Tra i 16 e i 18 anni, i finalisti hanno vinto il prestigioso premio presentando un disegno o un'opera artistica che meglio sottolineava l'impatto del cambiamento climatico sullo sviluppo dei paesi.
Per l'edizione del premio di quest'anno 2008-2009 il tema è "Sviluppo Umano" e la scadenza per la partecipazione era il 31 Marzo 2009.

Dillo a Barroso!


Si tratta di un semplice sondaggio sul web che offre a tutti l'opportunità di partecipare al processo decisionale europeo e di costruzione del futuro. Da qui i cittadini europei possono esprimere le proprie opinioni su quali dovrebbero essere le priorità dell'UE e cosa l'UE può fare per loro. I cittadini che partecipano al sondaggio potrebbero anche essere sorteggiati per incontrare il Presidente Barroso a Bruxelles il prossimo maggio 2009.

Post Safari

Si è conclusa "l'avventura Kenya"... I pannelli con le foto sono ancora appesi al Caseificio, e c'è la speranza che possano andare a Trieste.
Il 14 aprile sera una sessantina di persone ha scelto di venire all'incontro, e di concludere in un modo alternativo e piacevole la giornata di Pasquetta. Molto apprezzati e interessanti gli interventi di Giulia Camilotti (Servizio Civile con IPSIA), Silvana De Michiel (Bottega del Mondo) e Valentina Zambon (Karibu Africa) che hanno tratteggiato alcune realtà del Kenya raccontando le loro esperienze svoltesi in epoche e luoghi diversi del Paese, e hanno risposto in modo e disinvolto alle domande del pubblico. Da segnalare nel pubblico stesso la presenza di persone che hanno passato anni della propria vita in Kenya, e condiviso con tutti (in modo anche diretto e appassionato) la propria esperienza.
L'impressione è che gli spettatori siano potuti uscire dalla sala abbandonando alcuni dei cliché da cartolina con i leoni e i Masai che si fanno fotografare, per lasciare spazio a nuove immagini dedicate alla vita attuale alle porte di Nairobi, dalle immagini colorate dei matatu alla realtà dura degli slum, dall'imponente discarica di Nairobi alle attività di lavoro degli indigeni attorno ad essa. Una conferenza allietata dalle letture del gruppo teatrale spilimberghese che si spera continui ad accompagnare iniziative simili. Ottimo il connubio tra musica, fotografia, teatro e parola che hanno fuso suggestione e racconto.

La collaborazione tra le tre associazioni coinvolte, cittAccesa, Circolo Acli Spilimbergo e il Caseificio ha reso possibile questa sintesi e quindi ha permesso di trasmettere contenuti 'seriosi' attraverso più canali espressivi. Il taglio giovane e giovanile, con nostro piacere, è stato ampiamente elogiato.

Ringraziamo davvero tutti quelli che si sono impegnati, a vario titolo, per la realizzazione dell'evento.

A breve saranno online altri materiali della mostra e della serata.

ps: Foto by Cesco!

Rapporto del seminario sullo Sviluppo delle Politiche Giovanili nel Sud-Est Europa


Il seminario, organizzato a Belgrado nel 2008, era il secondo evento di questo tipo dedicato allo sviluppo delle politiche giovanili nella regione del sud-est Europa organizzato dal Partenariato tra il Consiglio d'Europa e la Commissione Europea e il Centro di Risorse SALTO SEE. L'obiettivo del seminario era la promozione del dialogo tra diversi partner coinvolti nello sviluppo delle politiche giovanili in tutti i paesi della regione.

Il rapporto dell'attività è stato pubblicato ed è disponibile al sito:

http://www.salto-youth.net/download/1677.pdf

(dall'Eurodesk Newsletter)

UEXTE: l'Europa delle opportunità per i giovani



Il progetto mira a coinvolgere un numero rilevante di giovani nell'arco dei 3 mesi che precedono le elezioni europee del 2009, con lo scopo di renderli il più consapevoli possibile nell'utilizzo della prerogativa fondamentale di cittadini nelle democrazie:
il voto.

Le tematiche che saranno sviluppate fanno riferimento alle seguenti macro-aree:

1.le politiche giovanili europee: dalla Cittadinanza Attiva al Dialogo Strutturato, per promuovere la conoscenza delle proposte sviluppate nel Libro Bianco della Commissione Europea Un nuovo impulso per la gioventù europea e nel Patto Europeo per la Gioventù;
2.la struttura dell'Europa del futuro: dal Trattato di Lisbona verso le novità nella governance comunitaria, con il ruolo sempre più importante del Parlamento europeo;
3.i programmi europei in favore della cittadinanza attiva, del volontariato, dell'istruzione e della formazione dei giovani: crescere, formarsi e lavorare in Europa.
Scopo secondario -ma non meno importante in previsione dei futuri ri-assetti delle strutture comunitarie di informazione per i cittadini- del progetto è quello di coinvolgere (in attività congiuntamente progettate e realizzate) le reti nazionali di informazioni comunitaria (in particolar modo le reti Eurodesk e EuropeDirect), in maniera da promuovere attivamente ed in maniera innovativa uno degli obiettivi del Piano D della Commissione Europea.

Il progetto si basa sulla compartecipazione di quasi 100 enti pubblici/privati su tutto il territorio nazionale (vedi la sezione Partner) e si articola su tre principali direttrici.

Maggiori informazioni:

http://www.uexte.eu/index.htm
(dall'Eurodesk Newsletter)

Lancio della campagna per le elezioni europee


Martedì 17 marzo è avvenuto il grande lancio della campagna per le elezioni europee, che si terranno i prossimi 4-7 giugno nei 27 Stati membri dell’UE.
Giornalisti da tutta Europa si sono riuniti al Parlamento di Bruxelles per ascoltare la presentazione dei Vice-presidenti responsabili per la comunicazione Alejo Vidal-Quadras (PPE, Spagna) e Mechtild Rothe (PSE, Germania).
La campagna ruota intorno allo slogan “E’ la tua scelta”. Alla fine della conferenza, sono state svelate alcune delle installazioni che faranno il giro dell’Europa nei prossimi mesi.

Safari in Kenya: la mostra


La mostra è aperta a Il caseificio!
E lunedì 13 alle 18.00 c'è l'incontro!

Safari in kiswahili, la lingua ufficiale del Kenya, significa viaggio. Safari viene da noi utilizzato per indicare la vacanza con visite ai parchi naturali, alla ricerca di animali selvaggi.
Un giretto per la mostra Safari in Kenya. Sguardi a confronto..., aperta fino al 13 aprile 2009, permetterà di ritornare al significato originario del termine safari: un viaggio alla scoperta di un altro Paese, con l'adozione di uno sguardo critico e curioso.
Nella mostra si gioca con l'immaginario generalmente associato al Kenya, si abbandonano alcuni stereotipi; si illustrano e ascoltano (!) alcuni aspetti della vita urbana di Nairobi che sorprendono, altri che invece non sembrano così lontani dai nostri stili di vita.
Safari in Kenya non ha la pretesa di offrire una visione esaustiva del Kenya oggi, ma crea un percorso che non dimentica alcune problematiche attuali come il tema dei rifiuti e le difficoltà alimentari.

Le sezioni: Non solo savana: fotografie delle Ngong Hills e della Kakamega Forest; Non solo rifiuti: come un grave problema sociale e ambientale può diventare una fonte di reddito; Mondo matatu: foto e oggetti dal mondo colorato dei minibus kenyani; Non solo in Italia c'è la polenta: la farina di mais e l'alimentazione kenyana; Non solo coca-cola: panoramica delle bibite gasate più diffuse; Non solo percussioni: l'offerta musicale e la musica come strumento di denuncia grazie agli Hope Raisers di Korogocho; L'Obama mania kenyana.


Terremoto in Abruzzo


..."la terra", per usare la frase sentita ieri ad Onna in bocca a una ragazzina che trema come una foglia al ricordo, "comincia a sbattere come la coda di un drago impazzito".


Esprimiamo un profondo cordoglio alla popolazione abruzzese, colpita con durezza dai sismi degli ultimi giorni.

Molte notizie si trovano, ovviamente, nelle prime pagine di tutti i giornali italiani, ma anche in altri siti utili, come quello dei Vigili del fuoco, della Croce Rossa Italiana, della Protezione Civile.

A chiunque volesse fare delle donazioni consigliamo di affidarsi ad organizzazioni ed enti conosciuti.
A chi inoltre volesse redersi volontario per i soccorsi (di vario tipo) sul luogo del disastro, sconsigliamo fortemente l'approccio "fai-da-te", autonomo, non coordinato. La forte spinta emotiva è certo ammirevole, ma in queste situazioni rischia di essere d'intralcio alle operazioni di soccorso, che sono plesemente complicate. Tra l'altro, il numero di volontari sul posto è già elevatissimo (e quindi richiede di per sè un grande sforzo logistico, di sostentamento e di coordinamento). E' altresì necessario fare riferimento e dare la disponibilità a gruppi di esperti inquadrati all'interno del sistema di protezione civile nazionale.

Nella drammaticità della situazione, proviamo ugualmente ad avanzare una considerazione "positiva".

Il terremoto del Friuli, del 1976, è stato sicuramente un cataclisma che ha troncato vite (quasi un migliaio), distrutto case, segnato profondamente le esistenze di due o tre generazioni di friulani.
Ma non è stato "solo" questo.
Una volta superata la fase iniziale, la più critica, vi è stata una mobilitazione generale della popolazione, della nazione, e "delle coscienze". Al sentimento di disperazione e sconforto, si è sostituito, pian piano, quello di voglia di ricominciare, di ricostruire, di riprendere a vivere, di aiutarsi gli uni gli altri, di vicinanza e fratellanza.
Il Friuli si è ricostruito, e non solo nel senso "abitativo" e urbanistico. Si è creata una nuova coscienza comune, la consapevolezza di un trauma vissuto assieme, e di un percorso di ricostruzione condiviso.
Il taramot è una ferita oramai superata, "rimarginata", ma sempre scolpita nel corpo e nel cuore dei friulani che l'hanno vissuto. I furlans sono sicuramente diventati più forti, più uniti, "grazie" al terremoto. I racconti di chi lo ha vissuto, intrisi di tristezza, rabbia, dolore, ma anche orgoglio, ne sono testimonianza.
Speriamo veramente possa essere così anche per gli abruzzesi.

La crisi secondo Enzo Rullani


Segnaliamo un bell'articolo di Enzo Rullani, in cui "smonta" le vecchie ricette antitetiche all'attuale crisi che vengono (ri)proposte e contrapposte (liberismo vs statalismo), suggerendo una analisi piu' sistemica, che individua 3 cause intrecciate:
"- una interdipendenza non governata (che ha sfasciato i rapporti tra domanda e offerta);
- degli squilibri competitivi (non facilmente aggiustabili, dovuta alla perdita della distanza che isolava in precedenza paesi dotati di costi del lavoro assolutamente inconfrontabili e che oggi invece fanno parte dello stesso villaggio globale);
- insostenibilità in molti campi (ambiente, energia, cibo, cultura, conoscenza sociale);"

La crisi appare percio' come l'effetto (drammatico) di un cambio di paradigma in corso nei sistemi economico-sociali a livello globale. Un cambiamento che occorre provare aprima di tutto a riconoscere, poi a guidare, non a subire o "rappezzare" con quelle che Rullani chiama "ricette della nonna" che difficilmente "possano servire ai nipoti, che vivono in un mondo diverso".

Vi invitiamo a dieci minuti di lettura ben spesi... (qui).

stasera! al buso!

Venerdì 3 Aprile - Osteria al Buso h. 21.00:
Andrea Pilia legge "Balkane Moj", diario di viaggio nei Paesi dell'Ex Jugoslavia.
Accompagnamento musicale a cura del quintetto veneziano "Kumish!"

Inizia stasera la rassegna in quattro serate di
QUATTRO AUTORI AL BAR
organizzata dal Progetto Giovani di Spilimbergo.

Qui la locandina.


LR 12 del 2007: linea di finanziamento attiva!

Hey, aggregazioni giovanili e gggiovani: PROGETTATE E FATEVI FINANZIARE!

Buona notizia! Come da comunicato della giunta regionale del 26 Marzo, e' stata definita la scadenza per la domanda di contributi per "progetti e iniziative rivolte ai giovani". "Sono interessate tutte le associazioni composte in prevalenza da giovani fra i 15 e i 29 anni d'età, che potranno chiedere contributi per tutte le loro attività rivolte alla realizzazione di progetti espressamente finalizzati a promuovere l'autonoma capacità ideativa e organizzativa, il diretto coinvolgimento e la partecipazione attiva a iniziative associative di valore sociale e culturale."
Non occorre essere per forza "associazione", basta essere "aggregazione". Online si trova anche un semplicissimo form per "autodichiararsi-formalizzarsi" in aggregazione giovanile.
Invece la scheda di presentazione del progetto si presenta un po' piu' complicata ("metodologie impiegate e modalità di esecuzione del progetto, impegno organizzativo e gestionale, risorse umane, competenze, professionalità e risorse strumentali poste a disposizione del progetto" ecc).

Ma nulla di insormontabile!

Insomma, se siete dei giovani prevalentemente tra i 15 e 29 anni,
e avete un progetto per la testa, e vi va di cimentarvi nel chiedere un finanziamento per realizzarlo, grazie a fondi regionali, FATELO! Entro il 12 Maggio 2009.

Tutte le info partono da qui.


WWW.EU-CAREERS.EU

"Lavorare per le istituzioni europee offre soddisfazioni non solo professionali. È qui che si decide il nostro futuro, e forse anche il tuo…" Così si apre la nuova versione del sito dell’EPSO, l’Ufficio europeo di selezione del personale, disponibile, ora, anche in lingua italiana. Oltre alle consuete informazioni relative ai concorsi per entrare a far parte delle istituzioni europee come funzionari e agenti, il sito è stato arricchito di numerose testimonianze dirette di gente che ha partecipato e che ha vinto. Si tratta di una vera e propria rassegna delle “success stories” che aiuta i candidati non solo a misurarsi direttamente con le condizioni e i requisiti delle procedure di selezione ma anche a scoprire e prevenire in anticipo eventuali problemi.
Tra le novità indiscusse, oltre alla lingua, c’è anche una maggior chiarezza, facilità di navigazione ereperimento delle informazioni.
Per scoprire il portale con tutte le sue novità e andare a lavorare nelle istituzioni europee visita il nuovo sito."