7° Incontro: Decrescita Felice

Essere in coda sulla tangenziale di Mestre fa bene o male all'economia italiana? Sicuramente fa crescere il PIL, perché si consuma carburante, ma probabilmente non aiuta né lo spirito delle persone in coda né la salute dell'ambiente.
Si è partiti da semplici provocazioni come questa, venerdì sera a Spilimbergo nel settimo incontro organizzato da cittAccesa e patrocinato dalla Provincia di Pordenone, per conoscere l'ipotesi della Decrescita ed il Movimento per la Decrescita Felice. Il pubblico si è dimostrato numeroso ed interessato, nonostante la concomitanza con la chiusura della campagna elettorale. Con l'aiuto di Massimo De Maio, Nello De Padova (esponenti di spicco del Movimento) e Ferruccio Nilia (promotore della Officina della Decrescita di Pn) si è iniziato a discutere circa l'inadeguatezza del parametro PIL per misurare il livello di ricchezza di un Paese, in quanto esso tiene conto delle sole transazioni in denaro, tralasciando le importanti azioni svolte a titolo gratuito (come l'assistenza familiare o il volontariato). Inoltre il PIL conteggia le attività a prescindere che siano positive (come nuovi posti di lavoro, la ricerca scientifica) oppure negative (incorrere in un incidente, le spese di ricovero).
Si è poi riflettuto sul concetto stesso di "sviluppo economico": è vero che producendo più merci, consumando sempre più prodotti, la qualità della nostra vita debba diventare più alta? È la crescita economica l'unica via per raggiungere il benessere? Non è forse tempo di ripensare questo modo di vedere le cose, di limitare l'esondazione dell'economia in tutti i campi?
La decrescita si propone come ipotesi percorribile, fondata sulla centralità della persona e dei rapporti sociali, e sostiene la necessità di mirare alla felicità seguendo altre strade: i processi di auto-produzione e di auto-consumo, la ricerca scientifica orientata al risparmio energetico, le relazioni di scambio tra cittadini e piccole comunità. Esistono già varie pratiche orientate in tal senso, come i Gruppi di Acquisto Solidale, i Distretti Rurali di Economia Solidale, le Fattorie Sociali, ma importanti sono soprattutto i valori alla base: uno stile di vita sobrio, il rispetto del passato, la collaborazione invece della competizione, il rispetto per l'ambiente, la valorizzazione dei rapporti affettivi.
L'incontro è stato anche occasione, per l'associazione cittAccesa, di ringraziare coloro che hanno partecipato con entusiasmo e costanza all'impegnativo ciclo di incontri, e di auspicare per il futuro altre collaborazioni con associazioni attive nello spilimberghese, su temi di attualità sociale e di interesse territoriale.

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